LA PARROCCHIA DI SANTA LUCIA V.M.
Il primo Parroco fu Don Filippo Brambilla, sacerdote diocesano nato il 26 gennaio 1912 ad Aicurzio nei dintorni di Vimercate, e proveniente dalla Parrocchia di S. Maria delle Grazie al Naviglio, dove era stato coadiutore per 20 anni. Quando arrivò da noi, trovò solo il terreno adibito alla nascente Parrocchia che era stato espropriato alla Parrocchia dei SS. Nazaro e Celso di Via Aldini: avendo difficoltà anche a trovare alloggio, fece il pendolare fra Porta Ticinese e Quarto Oggiaro tutti i giorni per un po’. Ai primi di febbraio 1961 arrivarono gli attrezzi e i materiali per costruire una cappella provvisoria sull’ex campo di calcio della Soc. Aldini. Le Via De Roberto e Tina di Lorenzo erano solo tracciate e la Via Trilussa non esisteva ancora: in poco più di un mese la cappella venne edificata e sabato 11 Marzo 1961 alle 18.00, preceduta dalla rituale benedizione, Mons. Aldo Milani, Protonotario di SS. e presidente del comitato “nuovi templi” della Diocesi di Milano, celebrò la prima S. Messa.
Ottenuta la licenza di edificabilità il 24 Aprile 1961, ed espletate tutte le formalità, il 10 Maggio 1961 ebbero inizio i lavori della nuova chiesa parrocchiale. Contemporaneamente venne edificata anche la casa parrocchiale, resa abitabile ancorché non terminata nell’aprile 1962 per il Parroco, nel giugno ’62 prese alloggio il sacrestano e a settembre arrivò il primo coadiutore. Il 27 Maggio 1962 si celebrò la prima Messa nel seminterrato del nuovo edificio e Domenica 23 Dicembre 1962, benedizione ed apertura al culto della nuova Chiesa parrocchiale terminata con festeggiamenti vari, a conclusione dei quali S.E. il Cardinale G.B. Montini volle celebrare la S. Messa delle 7.30 del 25 Dicembre 1962, essendo la nostra una delle prime tra le ventidue nuove chiese programmate dallo stesso Cardinale.
Per onorare la Santa Patrona della nostra Parrocchia, essendo l’unica dedicata a S. Lucia nella città di Milano, Don Filippo Brambilla promosse la festa dei non vedenti, elevando la nostra chiesa a tempio degli stessi, su proposta di Mons. Varesi, direttore dell’Istituto dei ciechi di Via Vivaio.
Molte furono le adesioni di autorità ecclesiali, governative, sanitarie, militari e locali alla dedicazione. Importante quella di S.E. Giovanni XXIII, che per l’occasione fece omaggio della reliquia di S. Lucia e relativo reliquiario.
ANNI 60
Nel 1980 dopo quasi vent’anni di grande attività spirituale, di carità, assistenze varie, ascolto e oratoriane per bambini, adolescenti e giovani al tempo molto numerosi, la chiesa necessita di alcuni lavori di manutenzione fra cui l’ampliamento della zona dell’altare, l’eliminazione delle balaustre, il rifacimento dell’impianto luce, riscaldamento, microfoni e imbiancatura. Importante la realizzazione di un nuovo altare, tabernacolo e leggio; il 27 Settembre 1981 previo nulla osta della curia, viene celebrata la consacrazione ufficiale della nostra Chiesa, la funzione viene celebrata dal Cardinale C.M. Martini. Nel 1982 l’ultimo tocco di finitura con la costruzione del nuovo battistero e le vetrate ad opera del maestro d’Arte Elvis Pinna che rappresentano: il cammino dell’uomo attraverso le acque del Battesimo, dal dramma del peccato alla luce della Resurrezione e dello Spirito Santo. Sempre di Pinna (che ha fatto parte dei giovani del nostro oratorio) sono le grandi vetrate colorate della Chiesa realizzate nel 1985 che rappresentano: la Creazione, la cacciata dall’Eden, la Redenzione, la Resurrezione.
Sempre dal 1985, è indubbiamente da citare come elemento importante della nostra storia la presenza delle Suore Missionarie di Gesù Redentore, che accanto all’Opera educativa sono impegnate a vivere altre espressioni di servizio alla persona: sono pertanto da allora presenti nella nostra, come in altre parrocchie, sia come collaboratrici parrocchiali che catechiste, così come sono al fianco delle persone bisognose di sostegno a vario livello.
Il 20 Luglio 1986 con decreto del Cardinale C.M. Martini viene costituita la Parrocchia della Pentecoste, che comprende il territorio di Via Concilio, parte della Via Lopez, Via Graf e De Pisis; Parroco viene nominato Don Alessandro Sozzi, presente già dal 1971 dove esercitava come coadiutore di S. Lucia con l’incarico di attendere alla vita spirituale del quartiere Concilio Vaticano, costola della nostra Parrocchia che si fa indipendente.
Negli anni sono nate molte idee portate avanti in modo concreto da tutta la comunità; così oltre al cammino spirituale, all’organizzazione ed operatività, continuata dei vari gruppi parrocchiali, hanno preso corpo il nuovo edificio con palestra e centro anziani (fine anni ottanta), aule e siti vari per il centro di ascolto, il patronato Acli, il banco alimentare, la distribuzione indumenti ed il cucito, ed in un secondo tempo anche la ristrutturazione del sagrato a seguito della completa ristrutturazione dell’oratorio (2005), rendendo tutti gli ambienti più consoni per il loro migliore utilizzo.
Il primo Progetto Pastorale della Parrocchia fu elaborato dall’Ottobre ’89 al Giugno ’90 e fu presentato al nuovo CPP (eletto nel giugno) il 18 Settembre 1990. Elaboratori furono i sacerdoti, le suore, laici del CPP e alcune persone attive in parrocchia: da parte del CPP ci fu la scelta di dare alcune strutture a gruppi che si facessero promotori di alcune linee fondamentali di una Parrocchia. Il progetto oratoriano era ancora in fase di studio, fu poi presentato il 10 Giugno 1991 dando vita ad alcuni gruppi di approfondimento della vita oratoriana come parti di una commissione detta “Commissione Educare”. I lavori di questi gruppi s’interruppero con la partenza di Don Franco Colino, ripresero con l’arrivo di Don Marco Borghi e si chiusero con la presentazione di “Una bisaccia e i Sandali”. Nel 1996 su richiesta della Curia Arcivescovile ci fu un’integrazione e aggiornamento dei Progetti Pastorali alla luce dei documenti Sinodali.
Nel 1993 ci fu una splendida Visita Pastorale da parte di S.E. il Cardinale Carlo Maria Martini che, complimentandosi per la vivacità della nostra comunità ci lasciò in dote le “parole d’ordine” VIGILARE e TESTIMONIARE ovvero, attraverso la fede e le opere di carità, perseverare nella testimonianza evangelica, con amore ed accoglienza verso il prossimo.
La visita venne ripetuta il 13 Dicembre 2001 in modo personale e non ufficiale venendoci a salutare con grande affetto, al termine della sua missione come Pastore della nostra Diocesi; è stato molto bello anche se, causa una quasi tormenta di neve, rischiò di non arrivare in tempo. Questa particolare attenzione nei nostri confronti si rinnovò in modo particolare con la visita Pastorale del nuovo Arcivescovo S.E. Dionigi Tettamanzi avvenuta il 13 dicembre 2007 e nel febbraio 2008. In particolare il 12 febbraio egli incontrò a seduta congiunta i membri del Consiglio Pastorale Decanale e dei Consigli Pastorali Parrocchiali. In quella seduta alle nostre sollecitazioni circa le problematiche di difficoltà emergenti relative alla scarsa presenza della fascia giovanile, alle difficoltà del volontariato ad avere un ricambio, al problema del lavoro che occupa tutta la giornata, al fenomeno degli anziani soli, alla presenza di famiglie che convivono con malattie degenerative, al problema dell’emigrazione e dell’integrazione, al problema della povertà umana materiale e spirituale, rispose, anche nelle lettere successivamente inviateci, con tre parole chiave che da sole costituiscono un programma e che lui stesso ha citato più volte come “anima della vita pastorale”: COMUNIONE – COLLABORAZIONE – CORRESPONSABILITA’. In particolare, per quanto riguarda la comunione sottolineò l’importanza che questa, oltre che con le persone, dovesse avvenire anche tra le comunità (“amare la parrocchia altrui come la propria”), mentre per quanto riguardava la corresponsabilità, affermò che il Signore non pone una parrocchia solo sulle spalle dei preti e delle suore, ma di tutti.
Santa Lucia è ancora oggi la parrocchia più grande dl Quarto Oggiaro; accanto agli abitanti originari che, sin dagli inizi degli anni sessanta provenivano da molte regioni italiane, si riscontra ora una forte presenza di altre etnie sempre in progressivo aumento.
Le situazioni di disagio sono cresciute vertiginosamente, molti gli anziani (e l’età media è sempre in aumento) che necessitano di assistenza; molte le famiglie povere ed i disoccupati (fenomeno in crescita derivante dalla situazione economica generale attuale).
Alla liturgia domenicale è presente circa il 10% dei parrocchiani. La religiosità degli adulti è soprattutto di tradizione. Molti partecipano alla Santa Messa solo a Natale, la domenica delle Palme e Pasqua.
Esistono notevoli difficoltà a partecipare ai momenti aggregativi proposti, che pure sono molteplici e diversificati; persiste un atteggiamento passivo nella vita di fede, una tendenza a chiudersi in se stessi ed un diffuso sentimento di indifferenza. Ma, lo Spirito di Dio aleggia anche su Quarto Oggiaro, ed è merito Suo se, guardando più in profondità, nonostante tutte le difficoltà oggettive che persistono (derivanti dalle condizioni socio-culturali del quartiere che hanno un effetto moltiplicatore dei problemi ) , si scopre che la parrocchia è viva, strutturata e piena di iniziative.La strada è ancora lunga, ma una maggiore coscienza del ruolo degli operatori pastorali e delle figure laicali in generale, sta iniziando a modificare le motivazioni e le modalità di intervento.
Ciò nonostante, anche se nelle persone che vivono a stretto contatto con le attività parrocchiali e oratoriane si nota una fede più viva, motivata , questa però spesso sfocia “solo” in un puro servizio, indubbiamente valido ma arido, poiché questo rimane senza il desiderio di trasmettere una testimonianza vera e profonda alle nuove generazioni
In tutti questi anni si sono avvicendati e continueranno ad avvicendarsi parroci e coadiutori, tra questi possiamo citare in modo particolare Don Stefano Maldifassi, Don Marco Longhi e Don Tommaso Basso che furono tra i primi e che condivisero la nostra storia per circa un ventennio, ma la nostra riconoscenza e gratitudine va inoltre a tutti quelli che li hanno seguiti ( Don Franco Colino, Don Marco Borghi, Don Angelo Inzoli, Don Alberto Capra, Don Sergio Tommasello, Don Alberto Marsiglio, Don Luca Fontani, Don Roberto Villa, Don Stefano Crespi, Don Giovanni Salatino che con amore e dedizione hanno speso e/o spenderanno anni della loro vita al nostro servizio e che sempre portano nel cuore e nelle loro preghiere questa Parrocchia.