Siracusa, III secolo - Siracusa, 13 dicembre 304
La vergine e martire Lucia è una delle figure più care alla devozione cristiana. Come ricorda il Messale Romano è una delle sette donne menzionate nel Canone Romano. Vissuta a Siracusa, sarebbe morta martire sotto la persecuzione di Diocleziano (intorno all'anno 304). Gli atti del suo martirio raccontano di torture atroci inflittele dal prefetto Pascasio, che non voleva piegarsi ai segni straordinari che attraverso di lei Dio stava mostrando. Proprio nelle catacombe di Siracusa, le più estese al mondo dopo quelle di Roma, è stata ritrovata un'epigrafe marmorea del IV secolo che è la testimonianza più antica del culto di Lucia. Una devozione diffusasi molto rapidamente: già nel 384 sant'Orso le dedicava una chiesa a Ravenna, papa Onorio I poco dopo un'altra a Roma. Oggi in tutto il mondo si trovano reliquie di Lucia e opere d'arte a lei ispirate.
Patronato: Siracusa, ciechi, oculisti, elettricisti, contro le malattie degli occhi
Etimologia: Lucia = luminosa, splendente, dal latino
Emblema: Occhi su un piatto, Giglio, Palma, Libro del Vangelo
Martirologio Romano: Memoria di santa Lucia, vergine e martire, che custodì, finché visse, la lampada accesa per andare incontro allo Sposo e, a Siracusa in Sicilia condotta alla morte per Cristo, meritò di accedere con lui alle nozze del cielo e di possedere la luce che non conosce tramonto.
Martitio di Santa Lucia - Elena Ortelli 2001
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Il soggetto dell'opera è distribuito in due spazi cromatici ben distinti: la parte inferiore che è scura e la parte superiore della tela che è luminosa.
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Parte inferiore della tela:
Ai piedi della tela sono dipinti due leoni ed un lupo che rappresentano i tre imperatori dell'epoca del martirio di Lucia.
I leoni riprendono il tema dell'arena e il lupo che è il simbolo di Roma, si sta leccando il sangue che cola dagli occhi della santa che sono posti in evidenza al centro del quadro.
Nella iconografia classica la santa è ricordata per gli occhi. Il sangue che cola sul volto delle bestie, indica la responsabilità dell'impero romano nel martirio.
La corona d'alloro, che circonda gli occhi della santa, sottolinea ancora il potere imperiale, che esce da questo martirio apparentemente vittorioso.
La parte inferiore è buia, anche se sui musi delle bestie c'è un riflesso di luce che proviene dalla santa.
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Parte superiore della tela:
La santa è tenuta in braccio dalle due mani di Gesù, riconoscibili dal segno dei chiodi. Lo sfondo superiore, invece, è luminoso quasi ad indicare l'ingresso nella luce che il martirio della santa rappresenta.
La santa è rappresentata nuda, perchè ricca che era aveva abbandonato tutto per dedicarsi a Dio: una scelta di povertà allusa nel quadro mediante la nudità della protagonista.
Cosa ci comunica quest'opera ?
Meditare il martirio di Santa Lucia, il suo ingresso nella luce, ci infonde coraggio e capacità di rinunciare all'orgoglio umano a favore della capacità di recuperare il giusto orgoglio per i valori della fede.
Ci sprona inoltre al coraggio di vinvere l'ipocrisia che ci fa nascondere davanti ai non cristiani e a coloro che sono ciechi nella vista dello spirito.
Infine il martirio di Santa Lucia, la consapevolezza di quanto essa ha dovuto sopportare e soffrire, diventa per noi un esempio ad affrontare i problemi della vita con severità.